Se sei un artista indignato del comportamento di MTV nei confronti dei suoi lavoratori, sottoscrivi la
LETTERA APERTA AGLI ARTISTI DA PARTE DEI LAVORATORI DI MTV
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giovedì 19 novembre 2009

Vuoi lavorare a MTV? La saga continua...

Dopo i primi due annunci per un "addetto ufficio IT" e un "impeigato ufficio acquisti", dopo la ricerca di "operatori tecnici di emissione", MTV continua la sua malsana campagna di rinnovo di personale per andare a sostituire gli oltre 100 lavoratori mollati a casa nei mesi scorsi!

Questa volta la ricerca è rivolta a chi si sente un provetto "marketing analyst editoriale", si offre un bel contratto da valutarsi in base all'esperienza (stage? progetto di 3 mesi? collaborazione a partita iva? scegliete voi) in un network multicanale di grande successo nel mondo dei giovani (ma che non si fa scrupoli nel licenziarli e sostituirli) e che integra più media: dalla Tv ad internet, dal satellite agli eventi sul territorio, fino ad arrivare alle proposte avanzate di telefonia (telefonia? ah, si quella bella trovata di MTV Mobile....).

Se proprio ci tenete a non avere certezze per il futuro allora mante il vostro cv, MTV Italia è esperta in materia!

10 commenti:

  1. Che Dall'Orto fosse una fava se n'erano accorti tutti,
    tranne i giovani di MTv che pendevano dalle sue labbra.
    Questo è il risultato di tanto lecchinaggio.
    MTV: merda di televisione, con un dirigente (o ex) di merdissima, che adesso diffonde il cancro del precariato in tutto il mondo.
    Dopo la mafia esportiamo il Dall'Orto-pensiero.
    Resta solo da estinguerci.

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  2. ok, tutta la solidarietà a chi ha perso il lavoro. Però come avete detto siete sempre stati precari con contratti a progetto, perché non vi siete lamentati prima che vi lasciassero a casa? perché comunque fa "figo" lavorare per MTV, no? andavate in giro tirandovela un casino, giusto? io avevo un'amica che ha lasciato un lavoro a tempo indeterminato per lavorare a progetto e per 4 soldi a MTV perché, testuali parole, "vuoi mettere lavorare a MTV piuttosto che in un ufficio con dei vecchi burocrati?" ovviamente fa questi discorsi chi non deve pagare affitto e bollette tutti i mesi perché sta a casa da mamma e papà! anch'io sono precaria, ma precaria sul serio non per scelta

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  3. Che si scelga di cambiare lavoro, passare da una realtà "burocratica" ad un tipo di lavoro apparentemente più "free" e creativo, non vuol dire che bisogna stare in silenzio e non protestare se i contratti non rispettano la professionalità e la dignità delle persone.

    La grande bufala è che quando si cambia lavoro e magari si inizia con un primo contratto a progetto si crede che sia solo per la prima fase...in realtà la tipologia di contratto si replica allo stesso modo nel tempo e con la stessa retribuzione. Così i cosidetti lavoratori dell'immateriale si trovano nella bella gabbia de "ma almeno faccio un lavoro che mi piace", ma non appena finisce la fase entusiasmante del primo periodo si accorgono della trappola: "sentiti fortunato ad avere il rinnovo del contratto". In realtà il rinnovo non si basa sul calcolo della probabilità di "quanto sono fortunato", ma in realtà ti richiamano perché ti hanno formato, sei responsabile e gli costi poco, anche se ti fanno credere di volta in volta di essere un miracolato salvato dalla riffa grazie al fato.

    Si tratta di un nuovo tipo di alienazione?!
    Il paradosso è che molti di noi continuano a sentirsi "fortunati" ad essere riconfermati di 6 mesi in sei mesi, non accorgendosi della propria complicità al sistema.

    Io sono una precaria di un altro carrozzone della tv, mamma Rai. La cosa che più mi fa male è che lo scorso anno si è provato ad organizzare delle riunioni con referenti di diversi sindacati ... beh sapete quanti eravano? neanche 12 la prima volta e la seconda scarsi 20...e i numeri che riguardano i consulenti a progetto (quando si è fortunati) e quelli a partita IVA (finti liberi professionisti) raggiungono cifre notevolmente differenti.

    Per lo meno voi di MTV avete provato a rendervi visibili!
    Siete riusciti a manifestare il dissenso, dalle mie parti non ci si riesce neanche a contare!!

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  4. Tutta apparenza. La rivoluzione e' finita. Hanno ricominciato a mettersela nel culo tra loro, a fare spie, a sparlare dei colleghi. Tutto come prima.

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  5. quindi non è che fosse un ambiente così bello?!

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  6. "Tutta apparenza. La rivoluzione e' finita. Hanno ricominciato a mettersela nel culo tra loro, a fare spie, a sparlare dei colleghi. Tutto come prima."
    Peccato, e quelli in causa? Fare denucie alla Direzione Provinciale del Lavoro?
    Non me ne intendo e l'ho visto qui, non so se per voi è lo stesso:
    http://www.youtube.com/watch?v=PCvK70_eaig

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  7. Io appoggio la vostra causa.
    le teste di cazzo ci sono ovunque e quindi chi sparla ora ha sparlato anche durante. voglio credere che qualcuno viva ancora di sostanza e non di apparenza e che MTV non facesse figo, ma semplicemente fosse un posto più stimolante dove lavorare.
    poi la questione delle pretese per i contratti È molto delicata e, me ne rendo conto ogni giorno, è difficile pretendere il contratto a tempo indeterminato quando è già un miracolo lavorare.

    perché in italia siamo ridotti a ringraziare Dio perché lavoriamo, quando, in realtà, è un diritto di tutti. ci vorrebbero più meritocrazia e meno favoritismi, ma per adesso sembra solo un lontano traguardo.

    sono con voi (e sono maestro elementare precario)

    Francesco

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  8. Il discorso è che tutti questi contratti (progetto, ritenuta d'acconto..) andrebbero aboliti o almeno ripensati a favore del lavoratore. Perchè all'inizio queste forme sono nate per dare un lavoro (anche se precario) a chi non l'avrebbe avuto comunque ora molti fanno i furbi e per un lavoro da dipendente (che del progetto non ha nulla) ti prendono a progetto perchè tanto "si può".
    Va ripensato tutto ma chi è al potere pensa solo ai cazzi suoi non so...

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  9. è già caro anonimo di sopra ma chi è al potere non è che non ci pensa ma non ha nessuna intenzione di cambiare le cose perché anche nelle sue aziende (io ho lavorato nella casa editrice del presidente) si fanno le cose più becere, contrattualmente parlando, tipo contratti a progetto per delle sostituzioni maternità o peggio ancora stage a 300 euro sempre al posto di contratti di sostituzione maternità. provato sulla mia pelle

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