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LETTERA APERTA AGLI ARTISTI DA PARTE DEI LAVORATORI DI MTV
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lunedì 14 settembre 2009

MTV Day 2009: noi c'eravamo... per continuare la protesta!

Ecco le foto dei lavoratori ed ex-lavoratori di MTV Italia che continuano a portare avanti la loro protesta all'MTV Day 2009, svoltosi a Genova il 12 settembre.

Guardate l'album completo su Flickr!



5 commenti:

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  3. PARTE 1

    Ciao a tutti carissimi ex colleghi e non,
    non è facile per me scrivere questo commento per due ordini di ragioni.

    La prima è che me ne sono andata da MTV di mia spontanea volontà, in tempi meno sospetti, perché ho avuto la grossa fortuna di ricevere un’altra offerta che ho accettato. Inoltre ero assunta a tempo indeterminato (sono stata una delle ultime persone a beneficiare di questo privilegio) e il mio diretto superiore di allora, insieme alle Risorse Umane, ha davvero fatto tantissimo per convincermi a restare (sia in termini di prospettive di carriera che economici, e so che non era affatto facile o scontato), rendendomi la scelta ancora più difficile di quanto già non lo fosse. Per molto tempo lavorare ad MTV è stato davvero bello. Ho imparato un mestiere che mi permette di campare e ho intrecciato rapporti che vanno aldilà dell’essere colleghi, soprattutto con la gente con cui andavo in tour per mesi, che mi ha dato tanto, sia da un punto di vista professionale che umano. Queste sono cose che non dimenticherò di certo e che non cambieranno mai.

    La seconda ragione è legata invece ad un motivo poco nobile, il famoso ma fammi ‘sta zitta và che non si mai. Allo stato attuale e pietoso delle cose, anche da una posizione felice come la mia (assunta a T.I. in un’altra azienda, fortunata io!!) è grande la paura di inimicarsi un potenziale datore di lavoro futuro. Seguo sempre il blog, è da tanto che penso di scrivere per sostenere nel mio piccolo la vostra causa, ma l’idea di fare anche questo minuscolo gesto “contro” la linea di condotta attuale della Rete mi bloccava. Nella vita non si sa mai, appunto. Mi dicevo che se avessi scritto lo avrei potuto tranquillamente fare da anonima, con uno pseudonimo o che ne so, ma non lo facevo, mai. E ora ho capito perché.

    Perché io ho una cosa che mi rugge dentro e che si chiama rabbia, che non può essere anonima o chiamarsi puchie77. Rabbia anche nei miei stessi confronti perché non riuscivo a fare questo piccolissimo passo mettendoci la faccia e il nome.

    Eh sì, perché in un momento come questo io non posso non schierarmi, continuare a lamentarmi al bar o nei corridoi e sperare che domani vada tutto meglio senza iniziare da qualche parte a manifestare il mio dissenso. C’è un paese che va in malora per questo, per l’inerzia e l’abbrutimento del senso critico di chi lo popola.

    La paura e, scusate, il pararsi il culo non possono essere il motore delle mie azioni, non posso guardarmi attorno sperando che qualcuno lo faccia al posto mio, risparmiandomi la fatica e il rischio di mettermi in gioco. Non dire pubblicamente come stanno le cose, non appoggiare i miei ex colleghi/amici, che sono stati lasciati casa, oggettivamente in modo ingiusto (e ingiusto è un eufemismo), mi fa sentire complice a tutti gli effetti di chi ha deciso che le cose a MTV debbano andare così.

    Chiarisco una cosa: io so benissimo che le aziende sono in difficoltà, che non è roba da poco gestire dei contratti a progetto, inadeguati spesso alle esigenze produttive, e che mica possono assumere tutti! I conti devono tornare, e non solo quelli, quindi è giusto che i top manager facciano quello che è meglio per la salute dell’azienda nella quale lavorano. I T.I. costano delle cifre incredibili a chi li assume e, lo dico proprio terra terra, se non si ha più bisogno di un certo profilo, per varissimi e comprensibili motivi, bisogna comunque trovar loro un buchetto … Dai, lo sappiamo, se ne trovano ovunque quelli che ormai ci sono, non hanno più nessuna utilità reale all’interno dell’organigramma, non fanno niente ma non si possono toccare. Quindi è ovvio che una società ci pensi davvero bene prima di legarsi finché morte non ci separi a qualcuno. Io credo che i miei ex colleghi/amici capiscano questa cosa bene tanto quanto me.

    ... continua sotto ...

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  4. PARTE 2

    Quello che invece non capiamo è perché mai nessuno ha detto chiaramente (e non in aziendalese/politichese) come stavano le cose, magari con un tantino di anticipo così uno si organizza. Possibile che nessuno avesse sott’occhio la situazione un po’ in prospettiva e non potesse avvertire i lavoratori che a breve li avrebbero dovuti lasciare quasi tutti a casa? Perché si promettevano assunzioni al prossimo rinnovo di contratto, perché dopo 3 o 4 anni di progetti selvaggi nessuno ha avuto il coraggio di dichiarare in modo univoco che non vi avrebbero mai potuto assumere? Io credo che l’onestà e la limpidezza delle intenzioni avrebbero premiato molto, io credo che i miei ex colleghi/amici avrebbero capito e avrebbero cercato una soluzione alternativa.

    Ripeto, credo che sia legittimo per un’azienda alleggerire la propria struttura, contenere le spese, sperimentare nuove forme di organizzazione e cercare dei compromessi con i propri collaboratori senza arrivare a procedure estreme. Ma c’è modo e modo. Sentirsi raccontare cose poco chiare e subire accuse solo perché si prova a fare ciò che è doveroso dopo tutti gli anni passati là a lavorar sodo, rinunciando spesso alla propria vita privata, facendo di tutto di più senza batter ciglio (certo non tutti, ci sono sempre quelli che se la cavano con poco, ma questo è un altro discorso) e sottopagati, beh, proprio non ci siamo!! Io, se fossi stata ancora là, avrei pensato ok, non assumermi, ma almeno pagami quello che mi devi. Quello che mi devi, però, mica io, povero contratto a progetto, potrò fare sconti ad una multinazionale!!! Ma stiamo scherzando??!! Insomma, io questo famoso accordo non lo avrei proprio firmato, mi sarei sentita male, avrei screditato la mia professionalità, avrei svenduto il mio lavoro passato.

    Quindi, per non dover dire alle nuove generazioni che ormai MTV non era più affar mio e che non me ne fregava niente della condizione lavorativa dei precari (quella in cui probabilmente si troveranno i nostri figli di default), o meglio, che per tenere le chiappe al caldo ero con loro, ma non apertamente, ho deciso di scrivere e firmare e dire quello che penso. E se un giorno non potrò più fare un lavoro cool tornerò a farne uno più umile, sarà un prezzo minore da pagare che non potermi più considerare una persona libera di esprimere apertamente quello che ritengo giusto, mettendoci la faccia e il nome.

    Io sto con voi, miei cari ex colleghi e non, vi stimo e vi appoggio.
    Puchie77….scherzo
    Stta
    Silvia Del Ciondolo

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  5. che dire... a noi ex TMC2 è andata un poco meglio..al tempo ci diedero la possibilità di slittae o a la7 o a mtv.
    Io personalmente dopo l'esperienza a la7 mi sono trasferito a milano e sono rimasto a piedi.. spero che non succeda anche a voi...
    Auguri a tutti
    Dario (expertise)doc.
    www,dotpc.it

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